Dal prossimo anno potrebbero sparire dalle nostre tasche le monetine da 1 e 2 centesimi. L’orientamento di governo e maggioranza è, infatti, quello di votare a favore della proposta del Pd al dl manovra.
Se passasse l’emendamento presentato dal Pd, a prima firma Sergio Boccadutri, gli italiani avrebbero come moneta più piccola da spendere 5 centesimi e i prezzi sarebbero arrotondati. La proposta affida a un decreto del Ministro dell’economia, da adottarsi entro il primo settembre 2017, “le modalità attraverso cui i pagamenti effettuati in contanti sono arrotondati nel periodo di sospensione”. Il risparmio derivante dagli effetti della norma, quantificato dall’estensore dell’emendamento in 20 milioni di euro, sarebbe destinato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.
L’Italia sarebbe il quinto paese europeo a rinunciare alle monetine. La Finlandia, infatti, le ha cancellate senza nemmeno aspettare l’arrivo delle prime monete e già nel 2002 decise di non coniarle affatto, optando poi per l’arrotodamento dei prezzi ai più vicini 5 centesimi. Dal 2004 anche l’Olanda non conia più centesimi di piccolo taglio. Decisione seguita nel 2014 dal Belgio e nel 2015 dall’Irlanda. Tutti Paesi dove le monetine non vengono più accettate da tempo e dove in genere i prezzi vengono arrotondati al centesimo superiore o a quello inferiore.