Il cumulo gratuito dei contributi ha ricevuto finalmente il via libera da parte del Ministero del Lavoro.
Si tratta di un meccanismo grazie al quale è possibile cumulare gratuitamente i versamenti effettuati nelle diverse casse di previdenza dei professionisti. Parliamo di quei lavoratori, ossia commercianti, avvocati, medici e professionisti, che con le regole della legge Fornero hanno difficoltà ad andare in pensione, avendo avuto un percorso lavorativo discontinuo.
Il cumulo gratuito dei periodi contributivi è una misura prevista dalla Legge di Bilancio 2017, ma divenuta di fatto operativa solo ora che il Ministero del Lavoro ha dato il nulla osta alla circolare Inps n.140 del 12 ottobre 2017 con cui l’Istituto ha dettato le regole sul cosiddetto cumulo gratuito per i liberi professionisti.
Quindi, ad oggi, si è deciso che tutti i contributi pagati dai professionisti in gestioni diverse potranno essere considerati come unici.
Cumulo dei contributi: cos’è
Il cumulo gratuito dei contributi previdenziali è una misura che permette di sommare gratuitamente tutti i contributi previdenziali maturati in gestioni previdenziali diverse durante i rapporti di lavoro svolti durante la vita professionale del lavoratore.
Tale misura consente di raggiungere prima la pensione dato che l’unione dei vari contributi versati nelle diverse gestioni permette di arrivare all’assegno previdenziale anche se non sono stati maturati i requisiti richiesti in nessuna delle singole gestioni.
Cumulo gratuito: differenza con la totalizzazione e la ricongiunzione
Il cumulo gratuito differisce dalla totalizzazione (che pure unisce i vari contributi versati nelle diverse gestioni) poiché in essa i vari spezzoni vengono calcolati con il metodo contributivo (anche i contributi versati prima del 1996 che normalmente sarebbero calcolati con il retributivo che risulta più vantaggioso), arrivando perciò ad una sostanziale riduzione della pensione, mentre con il cumulo la pensione non viene calcolata per forza con il sistema contributivo, per tale motivo il cumulo viene chiamato anche totalizzazione retributiva.
Differisce dalla ricongiunzione dei contributi poiché quest’ultima è onerosa, mentre il cumulo, oltre ad essere gratuito, può essere impiegato sia per il conseguimento della regolare pensione di vecchiaia (66 anni e 7 mesi di età e un minimo di 20 anni di contributi) sia per arrivare alla pensione anticipata. Con quest’ultima s’intende però solo l’anticipo pensionistico concesso dalla riforma Fornero (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne); il cumulo gratuito non può invece essere utilizzato dai dipendenti e autonomi per il raggiungimento dei requisiti l’anticipo pensionistico detto Ape.
Chi ha già fatto richiesta di ricongiunzione onerosa può sottrarsi dal pagare quanto richiesto ottenendo il rimborso di quanto versato se tale operazione, alla luce del cumulo, risulti più conveniente. Tale richiesta di rimborso va fatta entro il termine perentorio del 31 dicembre del 2017. Anche chi aveva già fatto domanda di totalizzazione (ma non ha ancora visto concluso il procedimento) può revocarla e presentare la domanda di cumulo.
Beneficiari del cumulo gratuito
Possono chiedere il cumulo gratuito dei contributi tutti i lavoratori che hanno eseguito versamenti in qualsiasi cassa, comprese nelle gestioni previdenziali dei liberi professionisti.
Tale possibilità spetta anche ai cosiddetti lavoratori con carriere contributive discontinue, ossia a coloro che hanno alternato nella propria vita diverse tipologie di rapporti di lavoro: infatti è permesso sommare i periodi di lavoro autonomo con quelli di lavoro dipendente e viceversa, indipendentemente dalla durata dei vari periodi di contributi accumulati presso i diversi enti. Inoltre, il cumulo può essere chiesto anche in caso di contributi versati all’estero.
Presentazione della domanda
La domanda di cumulo gratuito deve essere presentata all’ultimo ente previdenziale al quale si sono versati i contributi, ma sarà poi l’Inps ad erogare la pensione chiedendo le quote alle altre gestioni.
Qualora lavoratore risulta scritto a più forme assicurative viene ammessa la facoltà di decidere a quale ente inoltrare la domanda.
Inoltre, i lavoratori potranno utilizzare immediatamente il cumulo per il diritto alla pensione, ma vi sarà un pagamento differenziato dell’importo dell’assegno poiché una prima parte verrà versata dall’Inps e una seconda dalle Casse previdenziali; in questa seconda tranche verranno erogate le maggiorazioni sociali come la 14esima mensilità e l’integrazione al minimo.
Avvio procedura
Al fine di avviare la procedura grazie alla quale conseguire la pensione col cumulo dei contributi presenti nelle gestioni dei liberi professionisti e le gestioni Inps occorrono però delle convenzioni che definiscano una procedura unica da adottare per il calcolo della pensione, insieme alle modalità per il trasferimento del denaro dalle varie casse all’Inps che pagherà una prestazione unica ai professionisti.
Al momento, non essendoci ancora tali convenzioni tra casse professionali e Inps, si attende la prossima legge di bilancio per la relativa copertura normativa di tale misura.
In sostanza, grazie al ricorso al cumulo gratuito, anche i professionisti ed i lavoratori autonomi potranno acquisire il diritto a utilizzare tutti i propri versamenti per raggiungere prima i requisiti utili per l’accesso alla pensione di vecchiaia o quella di anzianità.
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