Approvato l’elenco regionale 2023 delle attività storiche e di tradizione della Puglia.
La Regione Puglia, grazie anche al lavoro svolto da CAT CONFESERCENTI PUGLIA e da tutta la rete dei Centri di assistenza tecnica (CAT) e dei Centri di assistenza tecnica per l’artigianato (CATA), ha riconosciuto alle prime 455 attività l’insegna di negozio storico, bottega artigiana storica e locale storico e, come tali, l’inserimento nell’apposito elenco regionale.
Come spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, non si tratta solo di un bollino da esibire dietro la vetrina ma la Regione riconosce “un marchio identificativo che consentirà a queste realtà di accedere a numerosi benefici”, come contributi a fondo perduto ai titolari delle attività, agevolazioni per l’accesso al credito, premialità o riduzioni per tributi regionali, imposte e tariffe comunali. Ma anche supporto per i contratti di apprendistato per l’ingresso delle giovani e dei giovani nel mondo del lavoro, premialità nella promozione di bandi regionali per la tutela delle imprese territoriali, promozione dell’Elenco Regionale nei circuiti turistici, promozione di percorsi formativi specifici per titolari e dipendenti per tutelare l’identità delle attività delle imprese storiche e di tradizione del territorio pugliese.
Delle prime 455 attività 243 sono “negozi storici”. Si tratta di unità locali che svolgono attività di commercio al dettaglio in sede fissa o all’interno dei mercati su aree pubbliche.
Altre 140 attività invece son “botteghe artigiane storiche”. Sono unità locali artigianali che svolgono la produzione, la vendita diretta al dettaglio di beni o servizi.
Altri 72 sono “locali storici”, cioè tutte quelle unità locali esclusivamente o prevalentemente dedite alla ristorazione o alla somministrazione di alimenti e bevande.
La Regione ha poi riconosciuto come “Patrimonio di Puglia” le attività che fra le 455 hanno almeno 70 anni di vita, in tutto 35. Mentre 151 sono quelle che hanno compiuto almeno 40 anni.