Massimo Vivoli, vice presidente vicario di Confesercenti, è intervenuto alla tavola rotonda, in occasione della Festa nazionale del Pd, sul tema “La distribuzione commerciale: risorsa per le città e la crescita economica”, insieme ad Antonio Lirosi, responsabile commercio PD, Marco Lami, di Unicoop Tirreno, Lorenzo Miozzi di Federconsumatori, Caterina Bini, presidente commissione attività produttive e commercio regione Toscana.
Nel corso del suo intervento Vivoli ha fatto riferimento ai provvedimenti adottati dal governo in questi mesi che, spesso, non sono andati nella direzione di un vero sostegno al settore: “Dalla semplificazione si è passati alla deregulation, definendo così un contesto dove, in assenza di regole, la meglio l’hanno i pochi soggetti forti a danno del tessuto commerciale costituito dai negozi di vicinato” – ha detto Vivoli. “Il governo locale del settore, regioni e comuni, è stato fortemente limitato. Perché, dopo tanto parlare di federalismo, si sono assunti provvedimenti che espropiano le competenze di regioni e comuni? Si pensi, in tal senso e solo per esemplificare, ai limiti imposti alla programmazione commerciale, al ruolo della pianificazione urbanistica, alla disciplina locale degli orari del commercio” – ha sottolineato con forza Vivoli. “L’azione del governo – ha proseguito – andando ben oltre alle stesse indicazioni della direttiva Bolkestein, ha smantellato le tante esperienze positive che, con una buona applicazione del decreto Bersani del 1998 sulla riforma del settore, erano riuscite a trovare un equilibrio tra le diverse esigenze presenti: quelle dei consumatori, degli imprenditori e dei lavoratori del settore. Il risultato ottenuto dal governo è che i consumi non sono ripartiti, i negozi di vicinato stanno chiudendo, i lavoratori del settore hanno visto solo peggiorare la qualità della vita e i prezzi sono saliti. Da aggiungere a questo quadro poco esaltante due “ciliegine”: l’aumento della pressione fiscale e una sempre maggiore restrizione del credito alle nostre imprese”.
“Crediamo, allora, – ha concluso Vivoli – che ci sia bisogno di correttivi importanti che recuperino e valorizzino le esperienze positive di questi ultimi anni e puntino più concretamente a rilanciare il settore. Un rilancio che deve necessariamente ripartire da una politica dei redditi che favorisca l’aumento dei consumi interni, un allentamento della morsa fiscale, una politica del credito che riapra le porte alle micro, piccole e medie imprese ed infine da misure per l’innovazione e strumenti di formazione e aggiornamento per gli addetti che operano nel comparto”.