Galatone
PIATTI E PRODOTTI TIPICI
LA QUATARA DI GALATONE
Interiora di cavallo
Alloro
Prezzemolo
È una zuppa composta principalmente dalle interiora del cavallo, in particolare stomaco e intestino, cotte con alloro, prezzemolo ed altri profumi che vanno a creare un guazzetto molto saporito. La cottura ha tempi molto lunghi, dalle 3 alle 5 ore, con bollitura fatta a freddo senza sbalzi di temperatura che possano indurire la carne. Il nome “Quatara” deriva dalla speciale pentola in cui tradizionalmente veniva preparata, dotata di un manico lungo attraverso il quale si appendeva al centro del camino a cucinare: anche questo è un particolare importante per la riuscita del piatto in quanto proprio l’ambiente che si crea all’interno del camino contribuisce ad affumicare i grassi della carne e aumentare così il gusto.
ALBICOCCA DI GALATONE
Piccola ma dolce e succosa, l’Albicocca di Galatone è una pregiata varietà autoctona, molto apprezzata come primizia con un consumo quasi esclusivamente locale. Presidio Slow Food e PAT della Regione Puglia, ha caratteristiche uniche e una storia antica: pare che a importarla dall’Oriente siano stati i Templari. L’albicocca galatonese supera di poco leggermente le dimensioni di una noce, il colore sfuma dal giallo chiaro al rosa tenue, con piccole screziature più scure all’attacco del peduncolo. Il frutto ha un profumo intenso e caratteristico e un sapore molto dolce e una spiccata liquiescenza. La raccolta dell’Albicocca di Galatone avviene tra maggio e giugno.
PRINCIPALI LUOGHI DI INTERESSE STORICO ARTISTICO E CULTURALE
CHIESA DEL CROCIFISSO
La barocca chiesa del Crocifisso è stata costruita dal 1683 al 1694, da maestranze provenienti da tutto il Salento sulle quali primeggia Giuseppe Zimbalo; aperta al culto il 21 aprile 1694, fu terminata nelle opere interne il 1696. La facciata è divisa in tre ordini. La zona centrale del primo ordine è occupata dal pregevole portale ligneo intagliato realizzato il 1696 da Aprile Petrachi da Melendugno. Lateralmente e negli altri due ordini si susseguono le statue lapidee dei santi evangelisti, di S. Pietro apostolo e di S. Paolo, di S. Sebastiano e di S. Giovanni Battista, dell’Angelo Custode e di S. Michele Arcangelo. L’interno è sontuoso ed ammaliante, un misto di elementi decorativi dorati e di grandiose tele che narrano i miracoli operati dal Crocifisso della Pietà. La fabbrica ha la forma di una croce latina con quattro cappelle per lato nella navata. L’ultima cappella del lato destro ospita l’organo e la cantoria opera lignea intagliata e dorata realizzata da Aprile Petrachi nel 1699. Il soffitto ligneo è formato da 60 tessere ottagonali eseguite pure esse dal Petrachi il 1696. Nel transetto si innalza una ottagonale cupola sostenuta da quattro pilastri entro i quali hanno dimora in altrettante nicchie le statue dei dottori della Chiesa: S. Agostino, S. Girolamo, S. Ambrogio, S. Gregorio. Le pitture riproducono il tema del ritrovamento della croce ad opera di S. Elena. Il presbiterio è dominato dal maggiore altare, sontuoso, imponente nell’aspetto, attorniato da tele eseguite da Aniello Letizia raffiguranti la scena in cui Maria Manca da Squinzano ricevette l’ordine di portare il garofano rosso alla chiesa del SS. Crocifisso a Galatone, così da essere liberata dal demonio. Nella sacrestia trova posto la tela della “consegna delle chiavi a S. Pietro” di Bartolomeo Vimercati (1646) che faceva parte del corredo pittorico della prima chiesa costruita il 1623 e crollata il 1683.
CHIESA MADRE
Dedicata a Maria SS. Assunta, è la chiesa maggiore del paese costruita da Giovanni Maria Tarantino e Scipione Fanuli dal 1591 al 1595. L’interno a forma di croce latina, ha quattro cappelle per lato nella navata e due nel transetto. Il campanile, eseguito in periodi differenti tra il 1599 ed il 1750, è a tre piani a forma di prismi sovrapposti. Tele di pregio artistico sono: la tela di S. Sebastiano eseguita da Mattia Preti e la tela della Crocifissione eseguita da Donato Antonio D’Orlando. L’archivio storico della chiesa è custode di 3 codici greci.
CASTELLO RECINTO DI FULCIGNANO
Avamposto di una linea difensiva realizzata nel Salento meridionale dai Normanni, il castello di Fulcignano ha forma quadrangolare con mura alte circa 8 metri e spesse 2.60. Il fronte del fabbrico guarda ad oriente ed è rafforzato da due torri quadrate. Si entra nel recinto attraverso un arco a sesto acuto. Il massimo splendore di Fulcigano è attestato attorno alla metà del secolo XIV. La sua decadenza avviene in conseguenza delle guerre angioine ed a quelle tra Orsini del Balzo e Ottino de Caris.
PALAZZO MARCHESALE
Sede dei feudatari di Galatone già dal XVI secolo il palazzo è stato oggetto di continui cambiamenti nel corso dei secoli. L’adiacente torre quadrata di epoca più remota ha assolto al compito di difesa e di repressione. Il 1743 a causa del terremoto la parte nord del palazzo è crollata. Del suo splendore resta il portale e le eleganti finestre decorate con motivi floreali e mascheroni che guardano verso la piazza SS. Crocifisso e su via castello. La lesena angolare della facciata superstite ospita i blasoni delle famiglie feudatarie che si sono succedute: Squarciafico, Pinelli, Pignatelli, Grillo.
PORTA DI SAN SEBASTIANO
È la porta superstite delle tre monumentali (Porta S. Antonio – Porta castello – Porta S. Sebastiano) e di due per usi militari (S. Angelo – Santo Stefano) che definivano il passaggio dal circuito murario nel paese. La struttura della porta riflette gli influssi stilistici di architetti napoletani del XVIII secolo. Nella parte centrale dell’arco a tutto sesto, nella lunetta formata da un timpano semicircolare, sono allocati gli stemmi della civica amministrazione, dei feudatari Pinelli – Pignatelli e della Chiesa. Sull’asse dell’arco poggia la statua di S. Sebastiano, protettore della città, eseguita in pietra leccese da Pantaleo Larini nel 1859.
BIBLIOTECA COMUNALE “ANTONIO DE FERRARIIS”
La Biblioteca Comunale di Galatone ha sede nel cuore artistico del centro storico cittadino a pochi metri dalla chiesa barocca del SS. Crocifisso e dal palazzo marche sale; è ubicata tra le vie Colonna e Castello e questo permette di avere due accessi in un palazzo rinascimentale (sec. XVI) appartenuto alla facoltosa famiglia genovese dei Lercaro. Il palazzo Lercaro si sviluppa su due piani: il primo, al quale si accede da un atrio scoperto, è formato da cinque vani due dei quali sono occupati dalla “Sezione separata di Archivio” ovvero Archivio Storico, gli altri tre dal patrimonio librario formato dalla Sezione Locale e dalla Sezione Generale, quest’ultima catalogata secondo la classificazione decimale Dewey. Il piano terra è formato da una ampia sala che accoglie la Sezione Ragazzi, e la Sezione Novità utilizzata anche a sala lettura, convegni, mostre, da una sala multimediale ed una terza adibita ad uffici. La Biblioteca Comunale è stata istituita con delibera di Consiglio Comunale n. 105 del 30 luglio 1958 ed intitolata all’umanista galatonese “Antonio De Ferrariis” Galateo. Accoglie il patrimonio librario costituito da circa 600 volumi donati dai defunti insegnanti Angelo Primitivo e Giuseppe Susanna. La Biblioteca è dotata di oltre 5.500 volumi di dei quali sono stati catalogati 3952 unità in SBN, possiede una Cinquecentina, due Secentine e 600 Settecentine.
PRINCIPALI EVENTI FESTE PATRONALI MERCATI E SAGRE
3 MAGGIO FESTA DEL SANTISSIMO CROCIFISSO DELLA PIETÀ
Scocca alle 14 della vigilia del dì di festa ovvero il 3 maggio, l’Ora dei Miracoli a Galatone, il momento in cui i devoti ritrovano l’emozione del lontano 1621, quando, secondo la leggenda, dalla nicchia dove si custodiva l’effigie del Crocifisso, la tendina si sollevò e comparve il volto di Cristo, che fissò ad uno ad uno i fedeli, prima di richiudersi. In quei giorni, decine di miracoli costellarono la vita dei galatonesi, i malati guarirono. Si chiama la festa “ti lu panieri”, perché custodisce come un tesoro, preservato dalla comunità, tutte le sue tradizioni antichissime, le sue ritualità, le consuetudini di una volta, tornate in auge grazie al lavoro meticoloso di salvaguardia del comitato feste. Il fuoco pirotecnico diurno scandisce i tempi della festa e ogni quattro anni la comunità intera sfila per le strade di Galatone, vestita in abiti d’epoca romana, per la scenografica ricostruzione del Carro di Sant’Elena. Il giorno della vigilia si svolge prima della processione un’asta pubblica per la scelta della squadra a cui verrà affidata la statua del SS Crocifisso per essere portata processionalmente per le stradine della città. I festeggiamenti sono caratterizzati dall’esibizione notturna del bolero di Ravel in una piazza gremita di giovani.
SABATO MERCATO SETTIMANALE
PUNTI DI INFORMAZIONE TURISTICA
PIAZZA CROCIFISSO – ANGOLO VIA CASTELLO
INFO POINT GALATONE
0836 864900
infopointgalatone@visitagalatone.it