Una legge per limitare gli eccessi di liberalizzazioni e tutelare il diritto a un giorno per il riposo e la famiglia di lavoratori e imprenditori. Domani il Comitato promotore della Campagna “Libera la Domenica” presenterà e depositerà presso la Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per riportare alle Regioni facoltà di decisione sulle liberalizzazioni delle aperture domenicali e cambiare una normativa che penalizza le PMI. L’iniziativa ha avuto il sostegno della Cei, dei presidenti di alcune Regioni Italiane e di una parte del mondo dell’associazionismo.
Appuntamento alle ore 10.00 di Martedì 13 Novembre, presso la Cancelleria Civile della Corte di Cassazione Piazza Cavour – Roma 2° piano, stanza 88
Qui il Presidente di Confesercenti Marco Venturi, il direttore Giuseppe Capanna, il vice-direttore Mauro Bussoni e i Presidenti di importanti Confesercenti Regionali, insieme al presidente di Federstrade Mina Giannandrea, saranno i primi firmatari della proposta di legge di iniziativa popolare di Libera la Domenica. “Le liberalizzazioni delle aperture contenute nel decreto Salva Italia – commenta il presidente di Confesercenti Marco Venturi – non hanno dato i risultati sperati: il ‘sempre aperto’ non ha aumentato né consumi né occupazione. A crescere sono stati solo i costi di gestione e l’impegno di piccoli e medi imprenditori e lavoratori: senza una nuova legge, nei prossimi 5 anni anche per questo motivo altri 80.000 negozi chiuderanno, e le nostre città saranno sempre più vuote e meno sicure”.