Il concetto di valorizzazione è di per sé molto articolato e può essere osservato da molteplici punti di vista. Nel caso di un prodotto tipico di terra o di mare il quadro si arricchisce di numerosi elementi di complessità, che derivano essenzialmente dai legami che il prodotto ha con le risorse locali e dalla sua dimensione collettiva.
L’area strategica della commercializzazione interessa le decisioni che riguardano tutte le attività funzionali a collocare il prodotto tipico sul mercato. Commercializzare dunque significa in senso stretto vendere il prodotto, ma in senso più ampio significa fare in modo che il sistema socioeconomico su cui poggia il processo produttivo ottenga i risultati necessari per una radicalizzazione nel territorio. Il sistema produttivo della nostra Provincia è composto per lo più da piccole e medie imprese, spesso non specializzate sulla produzione del prodotto tipico. In particolare, uno dei problemi maggiormente avvertiti nella fase di commercializzazione è quello della scarsità delle competenze di marketing. Occorre quindi sviluppare politiche e interventi di filiera tra attività distributive e produttive anche attraverso modalità innovative di comunicazione e di qualificazione culturale ed economica nei rapporti tra gli operatori interessati.
“Occorre incrementare sempre più i rapporti con altre realtà del nostro Paese” ha dichiarato Antonio Schipa, Direttore Confesercenti Lecce, attraverso scambi di informazione sulle attività di promo-commercializzazione delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche che si svolgono nei vari territori; gemellaggi tra territori; manipolazione e trasformazione congiunte di prodotti agroalimentari provenienti da diverse Regioni, anche con preparazione da parte di chef professionisti di piatti tradizionali di diverse zone in un continuo confronto tra essi. Il tutto sotto il continuo monitoraggio di esperti, di rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria, degli organi di informazione specializzati”.
Tutto ciò è alla base di questa Rassegna enogastronomica ed agroalimentare “Terre d’Acqua” alla quale partecipano gli esercizi della ristorazione, aziende della produzione, trasformazione, distribuzione e vendita di prodotti tipici di terra e di mare.
La rassegna si dividerà in due fasi, entrambe con finalità di promuovere e sostenere la ristorazione d’eccellenza, attraverso lo scambio di esperienze e conoscenze dei prodotti tipici locali, nell’ottica di valorizzare la cultura enogastronomica e promuovere gli scambi commerciali tra regioni e la collaborazione tra ristoratori, produttori e trasformatori locali, incentivando così l’utilizzo delle materie prime del territorio e la creazione di menù a chilometro zero.
La prima fase sarà di divulgazione e di informazione sulle produzioni agroalimentari e sul loro utilizzo e sulla loro trasformazione e sull’importanza che esse hanno per la promozione e lo sviluppo dell’intero territorio, attraverso un workshop e una esposizione e promozione di prodotti tipici locali.
La seconda fase consisterà nella preparazione e degustazione di piatti della tradizione salentina e della regioni ospitata, la Basilicata. Protagonisti saranno lo chef salentino Marco Longo del ristorante dell’Hotel Belvedere di Torre dell’Orso e lo chef lucano Giuseppe Masiello di Nova Siri Village di Pisticci. I menù della rassegna verranno preparati facendo incontrare i sapori della tradizione culinaria salentina con quelli della Basilicata, prestando attenzione all’utilizzo delle materie prime ed esaltando la peculiarità dei prodotti tipici e le diverse tecniche di preparazione.
”Le tipicità agroalimentari ed ittiche” afferma Roberto Petrelli Vice Presidente nazionale FIEPET,” in quanto elementi riconoscitivi che uniscono i territori coinvolti, rappresentano un veicolo importante per la promozione territoriale e dell’enogastronomia. La rassegna si propone di stimolare ulteriormente il turismo enogastronomico incentivando l’aumento dei flussi di visitatori nazionali ed esteri sempre più interessati a questo particolare segmento turistico”.
L’attuazione del progetto TERRE D’ACQUA può rappresentare un forte sostegno e un decisivo impulso per la commercializzazione dei prodotti tipici di terra e di mare attraverso la rete distributiva, nonché all’utilizzo da parte della ristorazione dei prodotti agroalimentari e ittici, determinando un aumento del fatturato anche delle aziende produttrici”.