Sono tante le valutazioni da fare e le variabili da prendere in considerazione per poterlo determinare. L’accesso al credito da parte delle PMI è sempre più difficile come dimostrano i dati sull’andamento del credito concesso loro dal sistema bancario italiano, come segnala Milano Finanza, nel 2022 nuovo trend negativo, con addirittura un taglio a dicembre di 14 miliardi. Senza sostegno finanziario le PMI, motore dell’economia italiana, ricordiamo che rappresentano il 99,9% del totale delle imprese operanti sull’intero territorio nazionale, generando oltre il 70% del fatturato del nostro paese e contribuendo ad impiegare oltre l’81% dei lavoratori, non possono certo garantire la loro stabilità, tanto è che i dati sullo stato di salute delle medesime attestano un peggioramento.
Per questo, Confesercenti Lecce, con il patrocinio e il contributo della Camera di Commercio di Lecce, ha avviato un percorso finalizzato a rendere le PMI dei buoni clienti per le banche. Come? Ce lo spiega l’ideatore del progetto, il Dottor Blanco Massimiliano.
Il progetto nasce da una idea frutto di anni ed anni di esperienza nel settore del credito del Dottor Massimiliano Blanco, Dottore Commercialista e soprattutto CFP Specialist in Cofip (Associazione Consulenti Finanziari Professionisti), ed uno dei primi Rating Advisor del nostro territorio, a cui ha voluto dare visibilità il Dottor Antonio Magurano, Presidente di Confesercenti di Lecce.
«E’ stato ideato un percorso formativo articolato su dieci incontri di tre ore ciascuno, a questa prima fase di formazione, seguirà un percorso pratico della durata di circa un anno, durante il quale le aziende partecipanti saranno per così dire “incubate”, cioè monitorate su quelle variabile da cui dipende il loro merito creditizio, impareranno a controllare il loro Rating bancario, ossia quella variabile che viene utilizzata dalle banche per stabilire se un richiedente è meritevole della fiducia necessaria per la concessione di un finanziamento»
Il monitoraggio del proprio rating creditizio è una componente essenziale del controllo della gestione aziendale. La gran parte delle PMI necessitano dell’aiuto del sistema bancario per la propria sussistenza e per lo sviluppo e ciò rende fondamentale per l’imprenditore la conoscenza delle variabili e i dati in base ai quali le banche decidono di erogare credito e finanziare un’impresa.
«Gli anni 2020 e 2021, sono poco significativi, stante le politiche di sostegno finanziarie alle imprese attuate dal Governo per superare le difficoltà della Pandemia. Prima del 2020 ovvero prima del Covid-19 – ricorda Blanco – l’andamento dei prestiti bancari alle imprese, soprattutto alle piccole imprese, risultava tendenzialmente negativo, soprattutto perché le piccole aziende, a differenza delle grandi imprese, non sono ben strutturate e non hanno a disposizione il controllo eseguito da un management esperto nell’area finanziaria (il CFO ad esempio). Prendendo a riferimento le condizioni normali di mercato, precedenti alla pandemia, l’analisi dei dati pubblicati da Banca d’Italia sui prestiti per classe di rischio e dimensione di impresa evidenzia che a metà 2019 tra le imprese a basso rischio, il credito sale per quelle grandi del 3,4 per cento, per quelle media del 2,5 per cento e per le piccole dell’1,8 per cento mentre per le micro imprese scende dello 0,4 per cento, in ogni caso sono sempre le PMI ad avere il trend peggiore. La ragione risiede in quel fenomeno che ormai a tutti i livelli si sta cercando di contrastare ed eliminare e cioè quello delle asimmetrie informative, le imprese, quelle piccole, non riescono a strutturarsi per comprendere le regole del gioco, soffrono la mancanza di conoscenza che ne limita lo sviluppo del rapporto».
Il processo di acquisizione delle informazioni da parte del cliente risulta difficile soprattutto perché costoso in termini di formazione culturale e manageriale, necessaria a comprendere i cambiamenti comportamentali da adottare per strutturare la conduzione aziendale ai principi di valutazione del merito creditizio. L’economista statunitense Kenneth Joseph Arrow, premio Nobel per l’economia nel 1972, si dedicò molto sull’argomento delle asimmetrie informative, ed a tal proposito sosteneva che: «… in micro economia l’informazione asimmetrica è una diretta conseguenza del costo dell’informazione.. », – aggiunge Blanco – «abbiamo ideato un metodo che consente di superarle e siamo qui per insegnarlo e applicarlo agli imprenditori lungimiranti che con coraggio stanno affrontando questo percorso in cui avranno a disposizione non solo la nostra esperienza ma anche quella garantita dalla presenza di docenti di caratura nazionale, tra cui citiamo il Dott. Lorenzo Veroli, Dottore Commercialista e CFP, Presidente di COFIP, Andrea Isacchi di CR Expert esperto delle tematiche inerenti la gestione delle variabili andamentali del rating, ma anche il celebre Max Formisano, formatore esperto che spiegherà il come innescare il processo di cambiamento negli imprenditori superando le resistenze che spesso impediscono l’avvio di nuovi percorsi di crescita basati ul miglioramento continuo».
Gli accordi di Basilea hanno illustrato le metodologie che le banche devono adottare per calcolare i propri requisiti patrimoniali minimi in relazione ai rischi inerenti alla loro attività. Ogni volta che una banca concede un prestito, infatti, deve accantonare una certa parte del proprio patrimonio, per far fronte alla possibilità che il prestito non venga rimborsato (è il cosiddetto rischio di credito) il nuovo Basilea prevede la possibilità di valutare più approfonditamente il rischio di un singolo prestito e quindi di differenziare gli accantonamenti patrimoniali in funzione della “rischiosità”: per un prestito a un’impresa più rischiosa la banca deve accantonare più capitale; per un prestito a un’impresa più affidabile e meno rischiosa la banca può accantonare una quota di capitale minore.
Seguono gli argomenti che verranno affrontati durante il corso: introduzione all’analisi del merito creditizio e la creazione di valore aziendale con attitudini, skills, consulenza; come sviluppare ed aumentare il mindset imprenditoriale ovvero la capacità di una persona di percepire, agire ed organizzarsi molto velocemente, soprattutto quando si trova in situazioni di estrema incertezza. Si parlerà anche di rating e di come viene valutata l’affidabilità delle imprese, nonché le nuove disposizioni dell’Autorità bancaria europea (Eba) sul principio del «forward looking», ovvero di come guardare al futuro. Si effettueranno anche le analisi di bilancio e si valuteranno i principali indicatori alla base della valutazione quantitativa dell’azienda. Ed ancora, le analisi dei parametri qualitativi che incidono sul rating aziendale, la Centrale rischi della Banca d’Italia, il quadro normativo, l’utilizzo del portale e la lettura reportistica.
Un ulteriore approfondimento si concentrerà su come la Banca fotografa, attraverso i dati presenti nelle banche dati utilizzate per la formazione del merito creditizio, qualità dei dati e correzione dei medesimi in caso di errori e come riabilitare l’imprenditore. Sarà l’occasione giusta per discutere delle azioni e degli strumenti consigliati ma anche del controllo del costo del denaro come strumento strategico di gestione del rapporto con il ceto bancario.