“La crisi del mercato interno dà segnali di attenuazione, ma non è di certo finita e soprattutto continua il grande disagio dei piccoli negozi, che va ridotto se non vogliamo che prosegua l’emorragia di chiusure – nel primo bimestre il saldo è già negativo di oltre 17mila imprese – e di posti di lavoro persi. Le piccole superfici a Febbraio hanno registrato il 23esimo calo tendenziale consecutivo delle vendite. Per uscire definitivamente dalla crisi dei consumi bisogna fare di più, in primo luogo occorre una profonda svolta fiscale. La riduzione Irpef è un passo positivo: bisogna assolutamente evitare che il bonus del governo venga vanificato dall’ingorgo fiscale che attende a maggio e giugno gli italiani”.
Così, in una nota, Confesercenti commenta i dati Istat sulle vendite del commercio fisso al dettaglio.
“L’andamento delle vendite del resto conferma che le famiglie hanno aumentato l’acquisto di prodotti a prezzi più bassi. Eppure gli indicatori di fiducia dell’istituto di statistica – continua la nota – hanno registrato ad aprile un balzo positivo: riemerge dunque una fiducia che non va delusa, e per tale motivo Confesercenti chiede che si intervenga per ridurre la pressione fiscale. Nel frattempo insistiamo sulla opportunità di includere lavoratori autonomi e pensionati nella platea dei beneficiari degli sgravi Irpef con l’obiettivo di rilanciare la fiducia, i consumi, la ripresa”.